mercoledì 30 luglio 2014

OLEOLITI PER CELLULITE, MASSAGGI RILASSANTI, DOLORI MUSCOLARI.

Approfittando della stagione estiva, ho deciso di preparare alcuni oleoliti da esporre al sole per 20 giorni.
Il primo è un ottimo anticellulite:
- le proporzioni sono sempre 1:5 cioè 20 g di erbe in 100 ml di olio di oliva, quindi prendiamo in erboristeria un pò di tallo di fucus, foglie di edera, frutti contusi di ippocastano, e alchillea foglie e fiori.
Possiamo aumentare quindi la dose di erbe e di olio.
Mettiamo in un barattolo di vetro a chiusura ermetica e esponiamo al sole per 20 giorni avendo cura di agitare il barattolo almeno una volta al giorno.
Dopo i 20 giorni filtriamo con una stoffa o garza le erbe e spremiamo. Quello che si otterrà è un ottimo oleolito anticellulite da massaggiare sulla pelle dopo la doccia.
Il secondo oleolito è a base di lavanda per un ottimo massaggio rilassante:
- le proporzioni sono le stesse dell'altro oleolito. Va tenuto sempre 20 giorni al sole agitando una volta al giorno.
Il terzo oleolito è di iperico:
- ho utilizzato le sommità di iperico secche prese in erboristeria. Se riuscite potete raccoglierlo voi stessi a giugno, se ne trova parecchio spontaneo in natura.
Lo si può utilizzare per massaggi nei dolori articolari e muscolari.

mercoledì 9 luglio 2014

Erbe medicinali per il colon irritabile o colite

Dopo aver consumato un pasto avvertiamo disagi come pesantezza di stomaco, gonfiore addominale, alitosi, con manifestazioni di fermentazioni addominali?

Il nostro corpo ci lancia segnali ben precisi che possiamo imparare a riconoscere.

Nella maggior parte dei casi questi disturbi sono causati da alimenti a cui siamo intolleranti, che vanno ad alterare la mucosa del colon provocando irritazione interna e uno squilibrio microbico con disagi che possono diventare cronici.

Se poi ci aggiungiamo eventi particolarmente stressanti o addirittura ansia e depressione andiamo a peggiorare ulteriormente la situazione.

Il latte e i suoi derivati sono tra i maggiori responsabili delle intolleranze alimentari ma anche alcuni vegetali e alcuni tipi di frutta possono causare nel nostro intestino irritazioni  e fenomeni fermentativi.

Prendiamo ad esempio la lattuga e gli ortaggi tendenzialmente acidi come il pomodoro, la melanzana, il peperone, la patata, essi aumentano la secrezione gastrica e in un intestino già molto sensibile vanno incontro a cattiva digestione.

A causa della cattiva digestione nel colon arrivano alimenti non digeriti che causano fermentazioni intestinali, produzione eccessiva di gas, acidi e di conseguenza gonfiore e dolore.

Ci sono molte erbe medicinali in grado di ripristinare l'equilibrio del nostro intestino.

Achillea: le sue foglie aiutano contro le infiammazioni e i dolori perchè leniscono la mucosa gastrica infiammata.

Liquirizia: questa fantastica radice è antiulcera e antifiammatoria, ha proprietà digestive e protegge le mucose dello stomaco.

Coriandolo e Carvi: sono piccoli semini antisettici che aiutano a combattere l'eccessiva produzione di gas intestinali.

Garofano chiodi: questa profumatissima spezia ha proprietà antifermentative e antiparassitarie quindi aiuta a purificare l'intestino.

Finocchio: i suoi semi rilassano la muscolatura liscia dell'intestino e riducono dolore, gonfiore e coliche.

Fieno greco: anche in questo caso parliamo di semi dalle proprietà digestive, emollienti e lenitive sul
sistema digerente.

Ipe Roxo o Lapacho: è un importante antibiotico naturale per contrastare infezioni batteriche e virali.
Riduce e allevia problemi infiammatori, in particolare gastrici e intestinali.

Una bella tisana con tutte queste erbe, può aiutare sicuramente il nostro intestino.

Aloe : è la pianta depurativa per eccellenza, ma ha anche tante altre proprietà. Ne utilizziamo il succo.
E' gastroprotettiva e lenitiva, aiuta a riequilibrare la flora batterica intestinale, contrasta la stipsi e la ritenzione idrica. La sua proprietà più importante, dimostrata da ricerche scientifiche, è quella antitumorale poichè stimola il sistema immunitario, è antiossidante, antiproliferativa e detossificante.

sabato 5 luglio 2014

Ricette per il piede e i suoi problemi

La soluzione più, semplice, pratica, ma anche molto sommaria al problema dei piedi stanchi e indolenziti, è il classico pugno di sale grosso in acqua calda. Immergere i piedi e.. dopo qualche minuto sciacquare ed asciugare.

Qualche goccia di olio essenziale di timo e/o tea tree nell'acqua, aiuta in caso di sudorazione sgradevole o se ci si trova in presenza di micosi.

Se vogliamo una soluzione dopo-pediluvio: in olio di sesamo o mandorle dolci (100 ml) amalgamare 10 gocce di olio essenziale di timo e 10 di menta piperita per un effetto antiodore e antisettico.

Altro problema e altro rimedio: a un oleolito di arnica (100 ml) aggiungiamo 10 gocce di olio essenziale di cipresso (vasocostrittore, contrasta la formazione di edemi, antireumatico). L'insieme è indicato per piedi doloranti, gonfi, induriti. Massaggiare a lungo i piedi asciutti, con l'olio, tamponare con carta assorbente prima di infilare le calze.

Fastidioso, ma anche doloroso, l'argomento che riguarda i talloni o, in generale, la pianta del piede. In questa parte spesso si formano callosità o spessori che rendono a volte faticoso camminare. Il tutto in genere è accompagnato da pelle molto secca o, addirittura, veri e propri "tagli" verticali, in genere localizzati al calcagno: le famigerate ragadi.

Per questi problemi possiamo preparare un impacco da applicare localmente una volta a settimana o anche di più, se necessario. Con argilla verde, 1 cucchiaio di miele e un oleolito di olio di oliva con fiori di calendula, possiamo preparare un composto cremoso da applicare come una maschera sui talloni e sulle eventuali altre parti del piede affette da callosità.

Dopo 20 minuti si procede al "gommage" che consiste nello strofinare a palmo aperto la parte interessata, con una certa insistenza. Questa operazione consente di asportare, poco per volta, le cellule morte che avevano creato il fastidioso spessore.

Dopo il pediluvio con acqua tiepida, si asciuga bene e si applica un pò di crema o meglio del burro di Karitè puro.


giovedì 3 luglio 2014

5 Strategie per riattivare il metabolismo lento

Tutti parlano di metabolismo, cos'è in realtà?

Sono tutti quei processi chimici che il nostro corpo utilizza per produrre energia per vivere (per i nostri movimenti, per produrre calore, per la respirazione, per la digestione, per pensare ecc.).

Si dice quindi metabolismo rallentato quando, anche se mangiamo poco, non si dimagrisce.
Si parla di metabolismo veloce quando la persona mangia, anche in abbondanza, ma è sempre magra.

Una cosa fondamentale da tenere presente è che se il nostro corpo riceve poco cibo, rallenta il metabolismo e arriva a bruciare persino il 20% in meno. Questo è un sistema di difesa del nostro corpo per le "carestie".

Le cause del metabolismo rallentato possono essere:
  • errori a tavola
  • intolleranze alimentari
  • tiroide che lavora poco
  • pre e menopausa
  • mangiare una sola volta al giorno
Ecco la PRIMA STRAGEGIA:
non eccedere con gli zuccheri semplici (dolci, zucchero bianco, farine raffinate), questi portano a picchi glicemici che favoriscono il sovrappeso. 

Meglio preferire alimenti con farina integrale e rinunciare ai dolci o scegliere ogni tanto quelli dietetici zuccherati con Stevia (0 calorie), malto, succo di mela, magari preparati senza burro e margarine ma eventualmente con olio di oliva.

Per ridurre il desiderio di dolci, può essere d'aiuto la Rodiola Rosea, una pianta che cresce nelle regioni artiche siberiane. Essa contribuisce ad aumentare i livelli di serotonina, quindi a favorire il buonumore, aiutando contro la fame nervosa.

SECONDA STRATEGIA
Sempre più frequentemente le persone scoprono di essere intolleranti a determinati alimenti. Le più frequenti sono al grano, ai lieviti, al nichel. 

Queste intolleranze possono rallentare il metabolismo e causare sovrappeso.

Ovviamente la prima regola è eliminare per un pò l'alimento che ci causa intolleranza. Un aiuto dai rimedi erboristici può essere il ribes nero o ribes nigrum macerato idroglicerico (cortisonico naturale), 60 gocce da prendere al mattino a digiuno con poca acqua. 

L'uso di fermenti lattici come l'Acidophilus  può essere molto utile per riequilibrare la flora batterica intestinale.

TERZA STRATEGIA
Se hai la tiroide che lavora poco, i processi metabolici sono rallentati.

Se non stai già assumendo ormoni tiroidei di tipo farmaceutico, un ottimo integratore di iodio è l'alga Fucus, da non prendere però per lunghi periodi.

Cibi ricchi di iodio sono il pesce e i frutti di mare, che stimolano direttamente la tiroide e possono essere mangiati 3-4 volte a settimana.

Lo iodio è infatti il costituente principale del T3 e T4, gli ormoni che mantengono attiva la tiroide.

QUARTA STRATEGIA
Se ti trovi in un'età da pre-menopausa o già in menopausa, cominciano a mancare gli estrogeni, il corpo consuma meno calorie e i muscoli tendono a ridurre la propria massa.

In questo caso bisognerebbe aumentare l'attività fisica e utilizzare qualche prodotto naturale come la tintura madre di Salvia e quella di agnocasto, che sono estrogenici naturali, e l'olio di oenotera.

QUINTA STRATEGIA
Meglio avere 3 pasti regolari al giorno: colazione, pranzo e cena. La cena tuttavia dovrebbe essere molto leggera, a base di verdure.

Frutta e verdura crude garantisco un corretto apporto di sali minerali e vitamine. Le vitamine sono molto utili per favorire lo svolgimento dei processi metabolici.

Da non dimenticare al mattino un mix di semi come il girasole, il lino, sesamo che sono dei veri e propri "scrigni preziosi", grazie al loro involucro, di vitamine e minerali, ad alto potere nutritivo e saziante.

Alcune spezie hanno il potere di contribuire al controllo della glicemia nel sangue, quindi bisognerebbe aggiungerle ai nostri cibi come ad es il peperoncino, il cumino, la cannella, la curcuma.

Il caffè è un ottimo "bruciagrassi". Si è visto che 5 tazzine al giorno accellerano i consumi calorici del 5%.
Oggi si trova facilmente in commercio il caffè verde in capsule che ha meno "effetti collaterali" del caffè che quotidianamente beviamo.