Il nome Ginkgo deriva dal giapponese e vuol dire "albicocca d'oro"; biloba invece deriva dal latino e si riferisce alla forma della foglia che ha due lembi.
Sempre in Giappone è considerato un albero sacro ed è il simbolo dell'unione degli opposti. La forma delle sue foglie richiama il cervello, sembra voglia rappresentare i due emisferi: destro e sinistro.
Il cervello è proprio il bersaglio preferito delle molecole benefiche di questo grande albero poiché hanno azione vasodilatatrice e antifiammatoria sul sistema venoso e arterioso. Questo permette di portare più ossigeno all'encefalo, migliorandone le sue funzioni e soprattutto la memoria!
In particolare i ginkgolidi sono efficaci antagonisti del PAF (fattore di aggregazione piastrinico ) prevenendo la formazione di trombi nei vasi sanguigni sia verso il cervello che verso il cuore aiutando a prevenire infarti.
Per questa proprietà fluidificante del sangue, il gingko aiuta l'ossigenazione dei tessuti e in particolare quelli celebrali. Ne deriva un aumento della concentrazione e della memoria ed è per questo che è particolarmente indicato per gli studenti o per gli anziani con problemi di arteriosclerosi o morbo di Alzheimer.
E' inoltre un potente rimedio contro le allergie e i fenomeni di ronzii alle orecchie.
Controindicato in persone che già prendono farmaci fluidificanti del sangue.
Si può utilizzare in forma di tisana: 2 cucchiai rasi in mezzo litro di acqua da tenere in infusione per 10 minuti.
Oppure in tintura madre o estratto secco.